Mi sembra di aver imparato a sciare ieri. Ma non perché non abbia imparato fin da bambino le tecniche di sciata, con le mie belle settimane bianche per le quali ringrazio tanto i miei genitori.
Semplicemente, lo scialpinismo è un’altra cosa. E l’unico modo che esista per capirlo… è mettersi gli sci con le pelli, salire un colle e poi incidere la neve con le proprie curve.
Ho già scritto di telemark e skitour, di come un semplice tallone libero possa anche liberare la mente. Ecco, ci sono alcuni momenti durante un’uscita di scialpinismo in cui la sensazione di libertà non ha paragoni. Solo le migliori camminate, e alcuni attimi sotto un cielo stellato in quota, riesco a paragonarli alle sensazioni che può dare una discesa come quella di ieri.
Tecnicamente, si potrebbe chiamarla fuori pista, o free ride. Ma sono etichette che non servono, e anzi a volte confondono, facendo pensare a pericoli inutili e persone matte che rischiano troppo, per niente. Non è così. E vorrei su queste pagine, se non dimostrarlo, almeno provare a parlarne.
Ieri siamo saliti sull’Altissimo, una (a dispetto del nome) bassa cima che si affaccia sul Lago di Garda. Vista mozzafiato. Poco meno di 1000 metri di salita. Un piccolo e caldo rifugio dove bere qualche birra. Poi, ancora a mezzogiorno, la discesa per la stessa via della salita. Tranne qualche variante, perché alcune rive del colle erano troppo invitanti. E decisamente sicure.
Per poche centinaia di metri, per una manciata di secondi, ero solo io e la neve. Qualche centimetro di neve ancora farinosa e sotto un manto compatto ben più profondo, la giusta inclinazione, il sole e la valle davanti agli occhi… e gli sci che girano da soli, la paura di non sapere come fare che svanisce e lascia il posto all’adrenalina, al divertimento, alla libertà.
Pochi secondi, troppo pochi. Girandosi, verrebbe da risalire una seconda volta e rifarlo. Ma sarà per il prossimo tour. Già aver provato queste emozioni è stato bellissimo. Sentirsi una cosa sola con gli sci, con la neve, con la montagna, con l’aria che danza con te mentre il tempo si sospende. Un breve spazio di magia.
Ecco cosa può essere lo scialpinismo. La montagna in inverno, nell’incontro più diretto che si possa immaginare. Senza pericoli inutili, anzi con quel rispetto sempre indispensabile. Lo sci tradizionale mi sembra ora un po’ una presa in giro. In pista gli sci vanno da soli, non c’è fatica né, per me almeno, ricompensa – e quindi vero piacere. Nello skitour si suda la salita, si gode la montagna, si inforca la discesa e ci si diverte pienamente.
Mi sembra allora di non aver mai sciato. Mi sembra di essere ripartito da zero, o quasi. E sono felicissimo di questa nuova partenza. Perché il bello deve ancora venire :-)
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Su Flickr come sempre ci sono varie foto dei primi tour che ho fatto, con le guide di Globo Alpin (davvero bravi!) per il Corso Base di Scialpinismo. Imparare le fondamentali di neve, slavine, sicurezza, tecnica, e molto molto altro, è davvero importante e lo consiglio a tutti. Ma ne voglio riparlare anche su queste pagine – con qualche info, un video magari, e nuovi racconti.
To be continued…
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