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Profumo di basilico

3 Lug

Ben due settimane dall’ultimo post e una ferrata in mezzo, insperata conquista della cima del Sassopiatto. Ancora Milano e ancora giornate di quotidiano lavoro.

Ma nel mentre, piccoli decisi passi verso nuovi sentieri. Una diversa modalità di lavoro, vecchi progetti da portare a termine, una ricerca da organizzare, interessi da inseguire. E questa estate calda, troppo nervosa in città, da combattere tra mari e monti. Si perché, dopo due anni, tornerò a bagnarmi nell’acqua marina: per l’occasione quella Ligure.

Ero a Giffoni per il Festival nel luglio del 2007: tra babà e caffé, pizze e mozzarelle, spettacoli e registi, avevo passato un mese diverso ed estremamente ricco (ne conserva il ricordo questo album di foto). Qualche settimana dopo avevo saggiato l’acqua fredda e penetrante dell’Atlantico sulla costa Irlandese del Ring of Kerry. Luogo magnifico, sperduto, puro. Ma per 24 mesi il mare è poi uscito dal mio universo…

Non che sia una grande novità: sono attratto più dalla montagna che dal mare. Eppure ci sono coste adornate da monti originali e curiosi, percorsi da sentieri affascinanti. E la natura può essere bellissima, soprattutto agli occhi di un “estraneo” come me.

Insomma, grazie all’invito di una cara amica, questo weekend farò il Milanese DOC calando dalla città su Santa Margherita Ligure. Domani la camminata tra San Fruttuoso e Portofino; domenica la corsa ed il riposo in spiaggia. Ovviamente, tra le due giornate, temo più la seconda ;-)

Ma sono felice di questa escursione e ne parlerò in un post. Così che la ferrata ligure (perché ci aspettiamo anche corde e chiodi) seguirà la ferrata dolomitica (a breve in homepage). Intanto buon fine settimana: io non vedo l’ora di godermi focacce, pesce e vini bianchi. E l’acqua salata, certo!

Con quella voglia d’agire…

19 Giu

Rientro da una bella cena in buona compagnia. Focaccia, tonno con melanzane, Soave del Garda; couscous alle verdure, intingono, Rosso del Veneto e Malbec Argentino; frutta esotica e il mitico gelato di RivaReno. Chiacchiere che sanno di vita comune, particolarità italiane, battute sarcastiche e racconti di vicinato. Tutto eccezionalmente italiano, milanese. Anche se non c’è neppure un milanese dop alla tavola.

Nella casa impregnata dell’umido di Giugno avverto gli umori effervescenti per il weekend all’insegna delle Dolomiti. Ritorno alle esperienze di gruppo col CAI, questa volta sezione di Milano. Ritorno con la mente a quanto ero bambino: non dormivo le sera prima della gita, troppa l’eccitazione. Sono incuriosito stanotte, un occhio aperto verso il Sasso Piatto, ormai vecchia cara conoscenza, l’altro chiuso a sognare di prossimi futuri in azione.

Rincasavo a piedi immerso nella marea di persone del venerdì sera, sparse e ammucchiate per strada a sfidare il caldo con bevande gelide per facili risate. Ho buttato un occhio nella vita milanese da bar, quella che tanti decantano. Che qualcuno vorrebbe abbracciassi. Ma non credo conti davvero se persegui questo o quello, se ti interessi di una cosa piuttosto che di un’altra. L’importante è sentirsi abbracciati nel proprio contesto, vivi nell’ambiente che ci appartiene.

Il mio non è questo, non ho dubbi. E per troppo tempo ho tarpato le mie ali in attesa di crescere più forte e capace. Non so se sono pronto per il volo… ma presto o tardi, tornerò a muovermi. Cambiare, ripartire, agire. Oggi e sempre. A modo mio, come al solito.