Questo dovrebbe essere un post di cucina, con ricetta e foto – è invece un racconto abbastanza strambo, quindi simpatico ;-)
Prefazione. Da molti anni mio fratello ed un suo caro amico, condividendo il giorno del compleanno, festeggiano assieme con una pasto goliardico. Essendo Maggio e volendo godersi la stagione buona, la scelta è quasi sempre ricaduta sulla grigliata all’aperto con molti invitati e parecchia birra. Purtroppo, dal punto di vista culinario, le cose non sono sempre andate bene, con banchetti non proprio memorabili – soprattutto perché i festeggiati finivano sempre per doversi occupare di tutto, senza volerlo fare (giustamente, pare: si devono pur divertire!). Ora che i due giovani compivano 30 anni tondi, ed avendo deciso nonostante tutto di insistere con la grigliata, mi ero ripromesso di dare una mano. Una mano concreta: mi sono offerto, anche felicemente, di gestire tutta la cucina della festa. Ho passato così l’ultimo weekend ad affumicarmi e rosolarmi tra chili di carne, fuochi impazziti e bocche da sfamare.
Intreccio. Nel frattempo era saltato fuori questo concorso un po’ originale, indetto dalla mente sempre vivace di Sigrid (del Cavoletto di Bruxelles): cucinare una ricetta del Libro del Cavolo per cercare di vincere uno dei premi in palio. Bello, mi son detto: devo partecipare! E avevo accuratamente scelto l’unica quasi-non-ricetta del libro, ovvero il Tiramisù à la Belge descritto in ultima pagina, a corollario del volume: la mia variante univa la birra trappista con il quark alpino ed il cioccolato artigianale italiano. Un omaggio ai luoghi che mi appartengono, al viaggio appena concluso ed ai buoni prodotti del nostro sciagurato Paese. Il tutto da realizzare in bicchieri trasparenti per la festa dei trentenni.
Svolgimento. Venerdì scorso, la sorpresa… Resta parecchio pane inutilizzato da un progetto aziendale, che sarebbe un delitto buttare. Ripiego allora sulla ricetta di pag. 150, Insalata di pane e peperoni, inventandomi su due piedi una “Insalata di Pane alla Tirolese, ovvero a Modo Mio”. La ricetta prevede tutti prodotti tipici del territorio altoatesino, rielaborati unendo semplici ricette della tradizione locale. Ne è uscita un’insalata ricca di sapore, quasi troppo, adatta ai palati più curiosi e meno delicati… una piccola grande incompresa alla festa ;-)
Conclusione. Proprio durante la grigliata viene il bello. Perché finisce che l’insalata è l’ultimo dei miei pensieri e non ne faccio neppure una foto! No foto, no disegno, no assaggio, no briciole… no concorso? Non so, ma sono contento che la festa sia piaciuta e soprattutto che le persone (pare) siano state bene. Anche se questa cavolo di insalata non dovesse conquistare l’immortalità, resterà sempre un buon ricordo di un giorno speciale!
A meno che, preso dal giusto umore, qualcuno non voglia replicare la ricetta semiseria de…
Insalata di Pane alla tirolese, ovvero a Modo Mio
Usare un paio di chili di pane vecchio altoatesino, ovvero di tipo tedesco, scuro, con segale ed aromi vari nell’impasto. Farlo a pezzetti come viene e metterlo in forno una mezzora a 200° mescolando ogni tanto, quando ci si ricorda. In una scodellona sbriciolare un mezzo chilo di graukäse, il formaggio grigio magrissimo e puzzosissimo delle valli locali, con abbondante cipolla tagliuzzata fresca ed aceto bianco quanto basta, aggiungendo semi di finocchio e cumino secondo gusto. In una seconda scodellona affettare finemente un bel cavolo cappuccio di medie dimensioni, mescolarlo con aceto di mele ed arricchire con semi di anice e bacche di ginepro. Versare sui crauti (= il cavolo affettato) un mezzo chilo di speck buono, ma buono davvero, fatto a fettine e passato in padella qualche minuto senza alcun grasso aggiunto a guastare. Lasciar riposare le scodellone in frigo o al fresco quanto più possibile, senza però rovinarsi la fame. Alla fine, unire le tre parti in un’unica insalatona di pane e servire a temperatura ambiente accompagnata da birra – bianca o bionda o scura, non importa purché si stia in buona compagnia :-D
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